In un viaggio ideale lungo la Rift Valley, che nella parte orientale dell’Africa si divide in falla orientale e falla occidentale, è possibile incontrare diversi tipi di paesaggio; da un safari in Tanzania ad una visita ad uno dei parchi naturali del Malawi, il territorio presenta, infatti, una spiccata varietà biologica ed offre una completa immersione nella natura.
La falla occidentale della Rift Valley è delimitata da alcune delle montagne più alte dell’Africa, oltre a contenere alcuni dei più grandi laghi africani tra i quali, ad esempio, il Tanganica ed il Vittoria. Ecco alcune delle caratteristiche più importanti dei primi cinque laghi del territorio africano.
Lago Vittoria
Il lago Vittoria, che si estende tra Uganda, Kenya e Tanzania, si trova ad oltre mille metri di altezza sul livello del mare, situato su di un altopiano nella parte occidentale della Rift Valley; con una superficie di quasi 70 mila chilometri quadrati, è il lago africano più esteso in assoluto.
Cercando le origini del Nilo
Anche se era già noto ai cartografi arabi (XII secolo), questo celebre lago fu scoperto, casualmente, nel 1858 quando l’esploratore britannico John Hanning Speke ne raggiunse la costa meridionale, alla ricerca della sorgente del Nilo. Di fronte all’enorme distesa di acqua, e convinto di aver scoperto davvero la sorgente del Nilo, Speke diede al lago il nome Vittoria, in onore dell’allora sovrana del Regno unito.
Tuttavia, le poche certezze offerte dall’esploratore spinsero altre persone a recarsi sul posto, tra i quali il famoso David Livingstone. A confermare la veridicità della scoperta, però, fu il giornalista ed esploratore Henry Morton Stanley che circumnavigò il lago e ne scoprì le cascate Ripon che formano il Nilo bianco.
La pesca, qui, è attualmente molto difficile; intorno agli anni 50, nonostante siano stati introdotti diversi pesci nel lago, la pescosità del luogo è stata alterata e molte specie si sono estinte.
Lago Tanganica
Il Lago Tanganica, con 33 milia chilometri quadrati di superficie, si estende tra Burundi, Tanzania, Zambia e Repubblica Democratica del Congo. Situato all’interno di una delle grandi fosse della Rift Valley, le cui pareti montagnose fanno da confini naturali, la sua forma è stretta e allungata.
Il secondo lago più profondo del mondo
Oltre ad essere il secondo specchio d’acqua più profondo del mondo, dietro al russo Bajkal, il Tanganica è il secondo lago d’acqua dolce più lungo al mondo. Come il precedente, anche questo venne scoperto nel 1958, grazie alle esplorazioni di Speke e Richard Burton.
Un’importante risorsa
Il Tanganica, a differenza del lago Vittoria, ha un’attività ittica molto sviluppata ed è una grande risorsa per le popolazioni di Tanzania e Congo; in questo territorio, infatti, la pesca offre lavoro a quasi 50 mila persone. Inoltre, risultano catalogate oltre 300 diverse specie di pesci.
Lago Malawi
Il lago Malawi si estende per oltre 30 mila chilometri tra Tanzania, Malawi e Mozambico; con i suoi 579 chilometri di lunghezza, il lago è situato nella parte più meridionale della Rift Valley ed ospita il Parco Nazionale del Lago Malawi, Patrimonio dell’Unesco dal 1984.
Parco Nazionale del lago Malawi
Il lago, che fu scoperto da Livingstone nel 1859, non ha avuto sempre questo nome. In epoca coloniale, infatti, veniva chiamato lago Calendario a causa della sua lunghezza pari a 365 miglia (come il numero dei giorni che compone un anno) e della sua larghezza pari a 52 miglia (come il numero delle settimane di cui si compone l’anno).
La pesca svolge un ruolo importante
Anche in questo lago, la pesca è una risorsa importantissima, soprattutto per i numerosi villaggi di pescatori che sorgono lungo le coste del paese. Nel lago Malawi dominano i Ciclidi e il WWF ne ha catalogato 500 specie diverse.
Lago Turkana
Come i precedenti, il lago Turkana (in precedenza chiamato Lago Rodolfo in onore del principe dell’impero austro-ungarico) appartiene alla Rift Valley e si estende per quasi 6.500 chilometri quadrati, tra Etiopia e Kenya.
In mezzo al deserto
Scoperto nel 1888 da Teleki e von Höhnel, il Turkana è il più esteso lago permanente che si trova all’interno di un territorio desertico; inoltre, è il più grande lago alcalino del mondo.
Il Turkana, che ha ripreso questo nome a partire dal 1975, è privo di emissari e questo fa sì che sia un bacino chiuso; tutta l’acqua in eccesso evapora per effetto delle alte temperature presenti nel luogo.
I ritrovamenti archeologici
Il lago Turkana è noto per gli importanti ritrovamenti archeologici che sono avvenuti a partire dagli anni Ottanta; ad esempio, è importante ricordare il ritrovamento di un cranio di homo habilis e di altri resti di homo rudolfensis.
Lago Alberto
Scoperto nel 1864 da Baker e consorte, il lago Alberto è il quinto più grande specchio d’acqua africano; posto nella parte più settentrionale della Rift Valley, si estende per 5.400 chilometri quadrati di superficie, tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Situato a 619 metri sul livello del mare, si trova, praticamente, al centro dell’Africa.
Il lago Alberto è strettamente connesso al complicato sistema idrografico del Nilo superiore; il suo immissario, infatti, è il Nilo Vittoria, mentre il suo emissario è il Nilo Alberto.
L’esploratore italiano Gessi contribuì alla sua identificazione
Il primo a circumnavigare il lago fu l’esploratore italiano Romolo Gessi, nel 1875; fu sempre lui a stabilirne emissari ed immissari.
Gli altri laghi
Oltre a questi cinque importanti laghi africani, vanno citati anche il lago Mweru, tra Zambia e Repubblica Democratica del Congo, e il lago Tana, in territorio etiope.