I laghi della Selva Boema sembrano usciti dalle illustrazioni di un libro delle favole: se doveste avere la fortuna di recarvi in quelle zone, sicuramente restereste incantati e non vi stupireste poi più di tanto se dalle acque increspate dalla brezza spuntasse una fata o qualche altra creatura fantastica o se sopra un cavallo che corre a perdifiato nei vicini boschi spuntasse un principe azzurro in piena regola…
Come si può leggere sul sito www.turismo.eu la zona è conosciuta per le sue acque termali. Ecco qualche informazione in più su queste mete da sogno.
Selva Boema: una veduta panoramica
Il paesaggio oggi offerto dalla Selva Boema è il frutto di trasformazioni naturali avvenute in questa zona nel corso di migliaia di anni.
Il discorso è più o meno uguale per quanto riguarda la Foresta Vergine (Boubínský prales), popolata da alberi la cui età si aggira sui 400 anni. Qui la natura sembra essere selvaggia ed incontaminata e si presenta agli occhi dei turisti in tutta la sua imponente magnificenza: basti pensare al Vydra ed al Křemelná, fiumi, adornati da sassi di grossissime dimensioni che ricordano da vicino i grossi corsi d’acqua che irrigano le Alpi Italiane.
Proseguendo la vostra passeggiata per queste zone potrete ammirare una suggestiva torre panoramica, la Polednìk e parecchi laghi quali il Prášilské o i più noti e suggestivi Lago Nero e Lago del Diavolo sui quali, nel corso delle prossime righe, vi daremo qualche informazione supplementare.
Il Lago Nero
Il Lago Nero (Černé jezero) si distende nel bel mezzo di una foresta foltissima, raggiungibile soltanto a piedi e nemmeno troppo facilmente. Esso non solo è il più grande, ma è anche il più profondo di tutta la Selva Boema.
E’ il primo che incontrerete inerpicandovi per il sentiero e le sue acque hanno un colore così scuro ed intenso da lasciare interdetti i visitatori (tranquilli, non si tratta di inquinamento o lerciume, ma semplicemente del colore altrettanto intenso della vegetazione che si riflette nello specchio d’acqua conferendogli una caratteristica gradazione cromatica).
Da qui, seguendo il cosiddetto percorso rosso, è possibile raggiungere il vicino Lago del Diavolo.
Il Lago del Diavolo
In quota un po’ più elevata rispetto al Lago Nero si trova il Lago del Diavolo (Čertovo jezero). Esso è davvero difficile da raggiungere: bisogna inerpicarsi per montagne e sentieri, superare una fitta boscaglia e faticare un po’ per attraversare viottoli non proprio agevoli.

La leggenda vorrebbe che una ragazza, qui trascinata dal diavolo in persona perché cedesse al suo desiderio di seguirlo all’inferno, lottò per aver salva la vita e l’anima dando fondo a tutta la sua astuzia. La donna, che non a caso si dice che ne sappia una più del diavolo, riuscì a legare alla coda di quest’ultimo un grosso sasso e, costretto ad attraversare il lago, egli ignaro dell’astuto stratagemma, finì per annegare miseramente. Mentre affondava il diavolo si dimenò fino a scavare il letto del lago, lago a cui lui stesso diede il nome con cui è conosciuto.
Ancora adesso queste zone sono, così vorrebbe ovviamente la credenza popolare, sarebbero il rifugio perfetto di dispettosi folletti e creature non proprio amichevoli, (soprattutto spettri).