Lago di Bomba: natura incontaminata e florida vegetazione

Recarsi al lago di Bomba può essere senza dubbio un’esperienza unica ed affascinante per riscoprire il contatto con la vera natura, optando per la pace e la tranquillità. Si tratta di un contesto indiscutibilmente affascinante, ideale per trascorrere qualche piacevole giornata, godendo del sole e della splendida vista delle montagne circostanti.

Lago di Bomba
Foto by Delli Rocili [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons.
Nei pressi del lago non ci sono molte attrattive, in quanto si tratta di un lago artificiale creato in prima istanza per favorire la centrale idroelettrica della zona, piuttosto che per l’afflusso di turisti. In ogni caso, per godere di storia e cultura, o per immergersi in esperienze a contatto con la natura significative, è possibile fare un giro nei territori circostanti, ricchi di attrattive di gran pregio.

Il lago di Bomba è un lago di origine artificiale, situato in Abruzzo, interamente all’interno della provincia di Chieti. Si tratta di un bacino formatosi a seguito della creazione di una diga sul fiume Sangro, realizzata in ferro battuto, all’interno del territorio di Bomba, piccolo paesino umbro che dà nome al lago. Il lago, di dimensioni molto ridotte, ha una superficie totale di circa 10 km2, ed una caratteristica forma allungata e frastagliata. La diga che ha originato il lago viene utilizzata oggigiorno per la produzione di energia elettrica per la città di Roma.

Caratteristiche

Il bacino lacustre ha una vita relativamente breve, dal momento che è stato creato per la necessità di produrre energia elettrica nel corso del ‘900. È lungo circa 7 chilometri e dispone di una larghezza media di 1,5 chilometri, con una profondità che supera di poco i 57 metri. Pur di dimensioni ridotte, è in grado di contenere 4 milioni di metri cubi d’acqua. In quanto lago artificiale nato per sbarramento del corso di un fiume, l’unico fiume che funge per il bacino tanto da immissario quanto da emissario è il fiume Sangro, corso d’acqua della vallata dalla quale prende nome. Il lago di Bomba si trova ad un’altitudine di 262 metri sul livello del mare e dispone di un fondale caratterizzato dalla presenza di materiale alluvionale miscelato con argilla e parti grossolane in cemento. Per i paesaggi suggestivi che lo circondano, su tutti la splendida vista della Majella, è oggetto ogni anno di turismo estivo.

Come arrivare

Il lago di Bomba è facilmente raggiungibile percorrendo in automobile l’autostrada Adriatica A14: per chi proviene da nord in direzione di Ancona, per chi proviene da sud in direzione di Pescara; per poter raggiungere il lago imboccare l’uscita Val di Sangro, proseguendo per Villa Santa Maria e seguendo successivamente le indicazioni per Bomba.

Per chi è solito viaggiare in treno, la fermata è la stazione di San Vito – Lanciano, dalla quale, successivamente, è necessario prendere un autobus per poter giungere a destinazione.

Numerose sono le linee che collegano il lago con la stazione ferroviaria oltre che con i paesi circostanti. Le principali sono le autolinee Sangritana, Arpa e Satam.

Gli aeroporti più vicini al lago, entrambi ben collegati, anche con servizi di bus navetta sono l’aeroporto Pasquale Liberi di Pescara e l’aeroporto Internazionale di Napoli.

Origine e curiosità

Si tratta di un lago artificiale, originato dallo sbarramento del fiume Sangro, per la creazione di una diga adibita alla generazione di energia elettrica. La diga fu progettata negli anni ’50 dall’ACEA – Azienda Comunale Energia e Ambiente, che necessitava di acqua per dare la giusta alimentazione ad una centrale idroelettrica. La costruzione causò numerosi allagamenti ed espropri, con moltissimi abitanti dei paesi limitrofi costretti ad emigrare; durante i lavori, proseguiti per oltre 10 anni si contarono anche alcuni morti. Nel 1962 terminarono i lavori di costruzione della diga. In anni recenti il lago di Bomba ha ospitato i campionati italiani assoluti di canoa e kayak (2010) oltre ad essere un campo di gara ufficiale per il canottaggio, che gli ha permesso di essere selezionato per ospitare le gare della disciplina durante i Giochi del Mediterraneo del 2009.

Flora e fauna

Il lago di Bomba è caratterizzato da una flora ricca, sebbene piuttosto rada: è circondato per molte centinaia di metri da ampie distese d’erba bassa e rada, nonché di arbusti bassi e intricati tra loro, che pur spingendosi sino a ridosso delle coste del lago non costituiscono un vero problema per l’accesso al lago.

Molto varia è anche la fauna, specialmente ittica: numerose, infatti, sono le specie di pesci che si possono trovare nelle sue acque, e non è un caso che il bacino sia meta privilegiata ogni anno di numerosissimi pescatori amatoriali e sportivi. Le acque del lago ospitano anche competizioni internazionali di pesca. Tra le specie presenti nel lago si possono ricordare le carpe, i pesci persici, i cavedani, le tinche, i carassi, le anguille e le trote.

Percorsi e località

Dalle rive del lago di Bomba è possibile seguire alcuni percorsi suggestivi, immersi nella natura, percorribili agilmente in bicicletta. Le stradine sono generalmente sterrate e talvolta presentano dei tratti asfaltati, con un dislivello totale di circa 640 metri. Il percorso prevede un giro completo del bacino lacustre, per poi imboccare la strada che porta a Villa Santa Maria, caratterizzata da un bellissimo e suggestivo centro storico. Proseguendo per la strada principale, in salita, si giunge ai 525 metri di Montelapiano, punto d’arrivo del percorso, dal quale godere della splendida vista sul paesaggio circostante e sul lago stesso.

Gastronomia

Per chi trascorre qualche piacevole giornata presso il lago di Bomba è d’obbligo provare le prelibatezze della cucina abruzzese. In particolare gli arrosticini sono il piatto tipico del posto, degli spiedini di carne di pecora o di castrato, ideali se accompagnati da pane casereccio ed un bicchiere di vino rosso. Eccellenti e conosciuti in tutta Italia sono gli spaghetti alla chitarra, il cui nome deriva dall’attrezzo con cui sono realizzati, specie se accompagnati con ragù misto di maiale e agnello, mentre per gli amanti dei dolci, imperdibili sono i bocconotti, dessert preparati con la pasta frolla e farciti con miele, pappa reale, marmellata o crema pasticciera.

La rocca antica

Roccascalegna, a poco più di 10 chilometri dalle rive del lago di Bomba è un piccolo comune in provincia di Chieti, noto soprattutto per il suo castello. Il Castello di Roccascalegna è ogni anno ambita meta di turisti, per la sua particolare posizione, protesa nel vuota, sul bordo di una sporgenza rocciosa che domina il piccolo borgo abruzzese. La fortezza è tutt’oggi visitabile, e racconta di una storia medievale molto intensa, fatta di battaglie e di difesa.

Vi si accede attraverso una ripida scalinata ed all’ingresso è possibile ammirare ciò che rimane di un vecchio ponte levatoio, oltre all’imponente Torre di Sentinella. All’interno della corte è possibile ammirare le possenti mura di origine medievale, e dai lati è ancora possibile accedere alla torre carceraria e alla torre angioina, che prende il nome dalla famiglia d’Angiò, che qui aveva una delle sue roccaforti. Se desiderate fare due passi per il borgo, vi consigliamo di prendere ristoro presso un ristorante tipico del posto. L’Alveare è un ristorante a conduzione familiare, noto per l’attenzione nella preparazione dei piatti e per l’originalità delle sue ricette; si tratta di un agriturismo immerso nella natura, ideale per riposarsi per qualche ora prima di continuare nella propria scampagnata.

Riserva e cascate naturali

Per gli amanti della natura incontaminata e della vegetazione più florida, invece, è possibile recarsi presso le Cascate del Verde, ovvero le cascate naturali più alte d’Italia. Situate in provincia di Chieti, a pochi chilometri di strada dal lago di Bomba, sono delle cascate alte circa 200 metri, formate da un triplice salto ed inserite all’interno di una riserva regionale rigogliosa e ricca di flora e fauna.

Tra le piante tipiche del posto si segnalano il leccio, la cui crescita è favorita dal clima tipicamente mediterraneo del posto; molto vaste sono le zone di forra e quelle ricche di numerosi alberi, dal tiglio al faggio e all’abete bianco. Per gli amanti degli animali, numerose sono le specie ittiche presenti nella riserva, nonché i rapaci, tra cui si segnalano il falco pellegrino ed il nibbio reale.