Il lago di Bracciano, di origine vulcanica, è situato nell’area nord della provincia di Roma. Secondo del Lazio e ottavo in Italia per superficie (57 km quadrati), il romano Sabatinus Lacus ha una profondità di 165 m e un volume di oltre 5 miliardi di mc. Il suo perimetro (31,5 km) è pressoché circolare ed i tre centri di Bracciano, Anguillara e Trevignano si collocano a distanze reciproche regolari di circa 11,5 Km, realizzando una perfetta, regolare triangolazione.
Origini e storia
Circa un milione e mezzo di anni fa, una serie di eruzioni vulcaniche comportò l’emersione del sistema vulcanico detto oggi “sabatino”. Cessate le eruzioni, i crateri si riempirono di acqua formando quattro laghi. Di questi, due (Bracciano e Martignano) sono ancora esistenti, un terzo, quello di Baccano, fu prosciugato in età romana, mentre il quarto, detto di Stracciacappe, fu bonificato nel XVIII secolo, dato che era ridotto ad appena un acquitrino. Il suo nome deriva dal nome latino del popolo Braccianese, una tribù che viveva nella zona del lago prima della fondazione di Roma.
La storia del lago di Bracciano risale alla preistoria. Si crede che ci fossero diversi insediamenti sulle sue rive risalenti al periodo neolitico. In epoca romana, era conosciuto come Lacus Sabrinus e fu usato come fonte d’acqua dall’esercito dell’imperatore Vespasiano nel 71 d.C. quando assediarono Sabratha, nell’attuale Libia. Unico emissario naturale del lago di Bracciano è il torrente Arrone. Il lago deve la sua esistenza principalmente all’antico imperatore romano Traiano, che nel suo desiderio di rendere la sua amata città di Roma un luogo ancora più bello di quanto già non fosse, fece costruire questo specchio d’acqua artificiale come una sorta di prolungamento del lago di Martignano, che già esisteva.
Dall’800, però, sbarrato con una diga, viene utilizzato solo in caso di piena, mentre di norma le acque scaricano nel bacino del Tevere. L’acqua del lago fu utilizzata sin dall’età romana per consumo potabile. L’antico acquedotto di Traiano fu restaurato da Paolo V agli inizi del ‘600 e perciò chiamato “Acqua Paola”, il cui fontanone terminale decora la nota piazza panoramica in cima al colle del Gianicolo. Conservatosi perfettamente integro fino al secondo dopoguerra, il lago ha risentito nel corso degli anni ’60 e ’70 del progressivo e indiscriminato aumento degli scarichi dei centri rivieraschi e delle attività agricole.
Agli inizi degli anni ’80 il pool formato dai tre Comuni, dalla Provincia, dalla Regione e dall’A.C.E.A. realizzò un collettore circumlacuale che convoglia tutti gli scarichi in un depuratore. Inoltre dal 1987 fu vietata la navigazione a motore e l’uso di fertilizzanti e pesticidi. Ciò ha portato nel giro di pochi anni ad un recupero integrale delle originarie condizioni di purezza dell’habitat.
Cosa vedere al Lago di Bracciano
Per chi visita Roma per più giorni o per chi ci torna spesso e ha già visto quasi tutto quello che c’è da vedere (scopri di più) ma vuole tornarci, diventa una naturale conseguenza quella di iniziare a guardarsi intorno per mantenere quella ricerca di cose nuove che l’uomo cerca in un viaggio. Infatti il lago di Bracciano è una destinazione popolare per molti romani e turisti e l’area intorno al lago ha decine di hotel e case vacanza, che sono particolarmente popolari durante i mesi estivi.
A 32 km a nord di Roma, il centro del Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano è proprio la meta ideale per una gita fuori dalla capitale ma abbastanza vicina per poterci tornare in giornata. In questo parco sussistono ancora lembi di foresta riparia (pioppi, ontani e salici) e l’ittiofauna, un tempo base essenziale dell’economia locale, è ancora assai ricca e varia (lucci, persici, coregoni e anguille). Tra gli uccelli si segnalano falchi pescatori e uccelli migratori delle zone umide, più rara è la presenza dei mammiferi, a causa, in particolare, dello sviluppo dell’urbanesimo e del turismo.
Il comprensorio lacuale costituisce parte integrante di una più vasta area naturalistica, che si estende ad ovest verso i Monti della Tolfa e ad est verso la valle del Tevere. Strettamente connesse all’ambito del lago, pertanto risultano sia la Caldara di Manziana (ulteriore, antico, cratere del complesso sabatino, punteggiato da geyser di anidride solforosa, manifestazione residue di vulcanesimo secondario) sia la riserva naturale di Monterano.
L’attrazione turistica più popolare sul lago di Bracciano è Villa Lante, che fu costruita nel 1533 come residenza estiva per il cardinale Gianfrancesco Gambara. La proprietà fu poi acquistata dal cardinale Scipione Borghese che commissionò a Pierre Le Pautre di dipingere gli incredibili affreschi di Villa Lante che possono essere visti ancora oggi. Ci sono anche altre 2 attrazioni minori sul lago di Bracciano, Villa Pallavicini e Villa Gregoriana, entrambe con bellissimi giardini che si possono visitare tutto l’anno.
Flora e fauna
Le rive paludose sono protette come parco regionale dal 1996; ospitano circa 200 specie animali tra cui uccelli rari come l’airone bianco o il nibbio reale. Oltre ai pesci (tra cui tre specie di trote: trota iridea, trota fario e trota di torrente), contiene anche molti uccelli rari e piante come l’albero del drago e la peonia, che si trovano solo in pochi altri posti in Italia. La vegetazione sulle sue rive comprende pioppi neri, canne, salici e querce. Sulla sponda meridionale si erge il Monte Artemisio (476 m), che domina sia il lago che il Lago di Vico.
Visita guidata al Lago di Bracciano e nei dintorni
Se stai cercando qualche attività da fare nei pressi del Lago di Bracciano ti consiglio di scegliere questo tour di 5 ore con una guida turistica del posto. Visiterai il maestoso Castello Odescalchi (location rinomata per feste ed eventi, scelto dall’attore Tom Cruise per le nozze con Katie Holmes) e parteciparai ad un breve tour a piedi nel centro storico di Bracciano, fino a raggiungere il Belvedere della Sentinella, dove potrai ammirare una vista mozzafiato del lago e della campagna circostante.
Come arrivare
Il lago di Bracciano è facilmente raggiungibile sia da Roma che da Viterbo. Per arrivare al lago di Bracciano da Roma, dovrai prendere l’autostrada A1. Viaggiando da nord a sud, prendere l’uscita al Lago di Bracciano. Da sud a nord, prendere l’uscita al Lago di Bracciano dopo aver attraversato Tivoli. I parcheggi sono disponibili in Piazza della Vittoria. Da lì si può raggiungere il lago seguendo le indicazioni per il “Centro Storico”. Si può anche parcheggiare nel Piazzale delle Anatre, un grande parcheggio vicino al lago. Dal Piazzale delle Anatre, dei sentieri vi condurranno in una zona idilliaca del centro storico e da lì potrete scendere a piedi fino al lago.
Può essere facilmente raggiunto prendendo il treno dalla Stazione Termini di Roma a Viterbo e poi salendo sull’autobus che ti porta al Lago di Bracciano in soli quaranta minuti. Quando scendete dal treno a Viterbo, basta seguire le indicazioni che vi porteranno alla linea di autobus. Potete trovare tutte le informazioni su prezzi, orari e destinazioni sul sito web di ATAC.
L’autobus n. 17 parte ogni 20 minuti da Piazza dei Cinquecento (vicino alla Stazione Termini) e fa fermate in posti come Piazza della Repubblica, Piazza Cavour e Corso Garibaldi prima di raggiungere il Lago di Bracciano tin poco più di un’ora. Si può poi tornare a Roma prendendo l’autobus n. 116, che parte ogni 20 minuti da Via Cassia e arriva a Termini in poco meno di un’ora.
Hotel nei pressi del Lago di Bracciano
Se stai visitando Roma e hai un po’ di tempo a disposizione, considera di passare una o due notti in uno degli hotel sulla riva del lago. Questo ti permetterà di uscire per una passeggiata o una corsa prima della colazione e di goderti i panorami anche dopo la colazione. Potresti anche prenotare il pranzo in uno degli hotel se hai un certo languorino. Se cerchi hotel nei pressi del Lago di Bracciano, nella mappa di seguito, l’icona gialla indica il lago. Puoi usare lo zoom + o – per ingrandire la mappa e visualizzare altri hotel. I prezzi in euro mostrati in questa mappa indicano la posizione delle strutture alberghiere nei dintorni del lago.