Lago di Braies, una perla sulle Dolomiti

C’è chi lo chiama semplicemente lago, ma quello di Braies, in Alta Pusteria, non è un lago, è un gioiello, un prezioso turchese incastonato tra le pallide vette delle Dolomiti. E come tutte le pietre preziose, anche questo lago ha i suoi poteri magici: basta guardarlo per tornare ad amare il mondo intero.

Lago di Braies

Le storie, le leggende, i racconti che aleggiano attorno a queste acque non possono essere solo frutto della fantasia dei montanari, tanta bellezza deve celare per forza qualcosa di unico. Ammirate la Croda di Becco che sovrasta il lago e capirete subito di trovarvi in un mondo irrealmente bello!

Caratteristiche

Il lago di Braies è situato all’interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, nella provincia di Bolzano e sorge in Val Braies, parallela alla Val Pusteria. Ha una profondità massima di 36 metri e un’estensione di trentuno ettari. Con le sue acque lambisce la Croda del Becco, conosciuta anche come Seekofel (tedesco) e Sas dla Porta (in ladino). La nascita del lago è dovuta a una frana che si staccò dal Sasso del Signore e andò a ostruire il Rio Braies. Possiamo dire che quella frana è stata miracolosa poiché ci ha regalato questo tesoro. Questo specchio d’acqua si chiama lago di Braies solo dal 1940, ma la sua storia è molto più antica: nel 1296 era conosciuto come Hünz an den See, nel 1330 come Praxer See, nel 1400 si era trasformato in See in Prags, nel 1620 lo chiamavano Pragser See e nel 1885 Pragser Wild See, dove Wild poneva l’accento sul suo aspetto selvaggio.

Come arrivare

Il lago si può raggiungere in macchina, grazie alla SS 49. Dall’autostrada A 22 si esce al casello Bressanone-Val Pusteria e si prende la SS 49 in direzione di Brunico. Prima di Villabassa si trovano le indicazioni per Braies. Per chi arriva in treno, la stazione cui scendere è quella di Villabassa e da questa parte  il servizio bus che porta al lago di Braies.

Origini e curiosità

Le origini sono del tutto casuali, dovute a una frana, ma le leggende, raccontano molto di più sul lago di Braies. La più famosa narra di una vallata abitata da selvaggi dall’aspetto molto brutti, ma non cattivi, che custodivano l’oro delle montagne. Non lo facevano per il valore del metallo, ma perché per loro era fonte di vita poiché il bagliore dell’oro induriva i loro cuori.  Un giorno, nella valle di Braies, arrivarono dei mandriani che portavano le loro bestie a pascolare nei meravigliosi prati della valle. I selvaggi fecero vedere l’oro ai nuovi arrivati e questi divennero subito avidi e incominciarono a rubare l’oro agli abitanti della valle. Per i selvaggi sarebbe stata la morte così, per impedire ai pastori di avvicinarsi alle montagne, fecero sgorgare sorgenti nel terreno più profondo e queste, in poco tempo, crearono una vasta distesa d’acqua che separò i pastori dalle montagne, mettendo al sicuro l’oro. Nel 2010, le rive del lago e il circondario, hanno ospitato anche le riprese della serie televisiva trasmessa dalla Rai “Un passo dal cielo” con Terence Hill nei panni di un comandante della Corpo Forestale. Il lago di Braies è stato, suo malgrado, teatro anche di una vicenda storica molto importante, raccontata nel documentario, sempre edizione Rai, “Speciali Storia – Ostaggi delle SS” che racconta le vicende dei prigionieri di Braies.

Flora e fauna

Anticamente, nella zona del lago di Braies erano presenti lupi, linci e orsi, ma si sono estinti già da almeno 150 anni. Fortunatamente si sono salvati altri animali che sono tuttora presenti in queste valli: caprioli, cervi, tassi, volpi, marmotte, camosci, stambecchi, lepri alpine, martore, faine e, tra i volatili, gallo cedrone, gufo e aquila reale, civetta nana. La flora è quella tipica dell’alta montagna, con un’elevata prevalenza di conifere e fiori di vario genere che spesso si ritrovano nei piatti tipici montanari.

Percorsi e località

Una delle cose più belle da fare è noleggiare una barca e recarsi al centro del lago. Da quel punto si possono avere visioni celestiali di quel meraviglioso luogo d’incanto. Quando riuscirete a staccare gli occhi da tanta bellezza, potete tornare a riva e intraprendere una bella passeggiata lungo il sentiero 19 che si snoda nel bosco portandovi a una malga e incrociando pascoli dove, nella bella  stagione, brucano serafici alcuni esemplari di Highlander, introdotti recentemente in questo territorio. Gli amanti delle camminate in montagna, troveranno pane per i loro denti poiché sono diversi i sentieri che partono o passano dal lago di Braies per raggiungere cime e rifugi. Se vuoi saperne di più sulla possibilità di escursioni sul Lago di Braies visita il sito haivisto.com.

Gastronomia

La cucina di questi luoghi è quella tradizionale, dalle radici ben conficcate nel passato. Piatti che raccontano la storia di queste terre meravigliose in cui la vita, però, era dura. Partiamo dai semplici ma gustosi tirtlan pusteresi per passare ai profumati Schlutzkrapfen conditi con burro fuso e abbondante formaggio, il delizioso krapfen gioia di tutti i palati o il curioso Ingsaante Niggelen, il dolce fatto con i semi del papavero. Formaggi, salumi affumicati e pane di ogni genere accompagnano una gustosa scelta di piatti, tutti da gustare almeno una volta.

Spiagge

La sponda sud del lago è ricca di piccole spiagge, dove stendersi, fare dei pic-nic e approfittare dell’acqua fresca del lago. Le acque di Braies sono tra le più fredde dei laghi montani quindi, se proprio non siete dei temerari, sentite la temperatura prima di tuffarvi. Non esistono lidi attrezzati, ma c’è un punto dove si possono noleggiare le imbarcazioni e magari raggiungere, come dicono le leggende, l’accesso al mondo dei Fanes.

Luoghi d’interesse turistico

Tra le prime cose da visitare a Braies c’è sicuramente l’antica chiesetta che sorge sulle sponde del lago in cui, l’arciduca Francesco Ferdinando erede al trono d’Austria – Ungheria e sua moglie Sofia  Duchessa di Hohenberg, si fermarono a pregare, poco prima di essere assassinati a Sarajevo. Sempre in questa piccola cappella, nel 1945 furono liberati i ”prigionieri illustri” di Hitler. Nella zona di Croda Rossa c’è un museo all’aperto dedicato alla prima guerra mondiale, mentre Villabassa ospita quello del turismo e Sesto quello del presepe.