Lago di Resia

Il lago di Resia, presso la popolazione di lingua tedesca noto anche come Reschensee, è uno dei più suggestivi di tutto il Trentino Alto Adige.

Lago di Resia

Si tratta di una formazione idrica artificiale che, per essere un po’ più precisi, si trova sulle Alpi italiane a poco meno di 1500 metri di altezza dal livello del mare. La nostra distesa d’acqua è situata nel comune di Curon Venosta (Val Venosta, Bolzano), nelle immediate vicinanze del Lago di San Valentino alla Muta ed al confine con Austria e Svizzera. Una curiosità: il lago di Resia è il più grande tra i laghi trentini.

Cenni storici

Il lago di Resia domina la zona limitrofa al passo di Resia. A queste latitudini sono presenti altri due laghi di origine naturale: il Curon (o Lago di Mezzo) ed il già citato lago di San Valentino alla Muta.

Per dovere di cronaca dobbiamo dire che anche il lago di Resia era una formazione naturale, ma un tempo aveva dimensioni e confini diversi rispetto a quelli attuali. Intorno al 1950 infatti alcuni colossi industriali poterono finalmente sfruttare il permesso ottenuto decenni addietro per costruire da queste parti una grossa diga, la quale unì in un’unica grande distesa d’acqua tanto il lago di Resia quanto il Curon. L’idea, a dire il vero, circolava già dal 1910, ma tra le inevitabili lungaggini burocratiche legate alla concessione di tutti i permessi del caso e l’inevitabile stop di determinate attività industriali ed imprenditoriali dovuto allo scoppio della guerra, poté concretizzarsi soltanto a metà del secolo scorso.

All’indomani della costruzione della diga il vicino paese di Curon Venosta venne interamente sommerso dalle acque e gli abitanti del luogo furono di conseguenza costretti ad evacuare e quindi a ricostruire il loro villaggio ad un’altitudine maggiore.

Il lago di Resia a seguito dell’intervento umano, si ingrandì a dismisura raggiungendo i 6 chilometri di lunghezza ed il chilometro di larghezza. Come spesso avviene nel caso dei laghi artificiali, l’obiettivo principale era quello di poter ricavare un grande bacino idrico da sfruttare per la produzione di energia idroelettrica.

Il campanile

Il simbolo del Lago di Resia è il vecchio campanile che svetta dal pelo d’acqua e che ricorda ancora oggi agli abitanti del luogo ed ai tanti turisti che annualmente si recano a visitare la zona, l’antica collocazione del villaggio di Curon Venosta.

La torre campanaria in questione, reperto architettonico risalente alla seconda metà del ‘300, si accompagnava ad una chiesa di epoca più tarda (edificata infatti in pieno ‘800). Alcune leggende vorrebbero che di tanto in tanto gli abitanti del posto possano sentire le sue campane suonare, esattamente come facevano un tempo. Niente di strano si potrebbe pensare, se non fosse che le suddette campane sono state rimosse dal campanile prima che le acque del Lago di Resia sommergessero il paese.

Ad oggi, la torre campanaria romanica è una tappa imprescindibile per tutti i turisti che si recano a queste latitudini in pieno inverno: il lago durante tale periodo dell’anno infatti è quasi sempre ghiacciato e la struttura diventa quindi facilmente raggiungibile anche a piedi.

Il campanile è stato recentemente restaurato dato che le gelate ed il prolungato contatto con l’acqua ne avevano minato l’integrità. Per l’occasione gli addetti ai lavori hanno temporaneamente abbassato il livello del lago rendendo la distesa idrica meno profonda e facilitando quindi ai tecnici le operazioni di restauro.

Come ci lascia intendere con maggiore abbondanza di dettagli il sito www.info-turismo.it, la vicenda del campanile in mezzo al lago non fa che rendere questo luogo ancora più suggestivo di quanto già non fosse e non manca ogni anno di destare curiosità, stupore e sgomento nei tanti turisti che visitano queste zone.

Sport

Ma il Lago di Resia è capace di offrire anche altro ai suoi numerosi visitatori. Da queste parti, temperature permettendo, è infatti molto praticata la pesca. Del resto il nostro bacino idrico ospita una gran varietà di flora ittica: dai pesci persici ai coregoni, dai lucci ai salmerini soltanto per citare qualche specie.

In molti preferiscono invece recarsi nei pressi del passo di Resia per dedicarsi alla corsa o ad attività similari, per camminare un po’ respirando a pieni polmoni l’aria di montagna, per praticare la cosiddetta nordic walking o per sgambettare in bici. Le autorità locali inoltre consentono ai turisti ed agli abitanti del luogo di darsi al kitesurfer o di solcare il lago a bordo di piccole imbarcazioni. Ovviamente, data la considerevole altezza dal livello del mare, è qui proibita la balneazione. In piena estate da queste parti si organizza poi il Giro del Lago di Resia, una tradizionale gara podistica molto amata dalla popolazione locale. In inverno, quando il lago è del tutto ghiacciato, è persino possibile pattinare o praticare lo snowkiting, la slitta a vela e lo sci di fondo.