Le antiche saline di Trapani e Paceco sono situate nel Comune di Nubia-Paceco e Trapani e si estendono per circa mille ettari. Si tratta di una delle aree protette più famose di tutta Europa e Riserva Naturale Orientata che nel 1996 è stata affidata al WWF Italia. Si tratta di un posto davvero suggestivo, con le sue vasche e canali che mutano ogni giorno di colore.
La Salina offre diverse cose da vedere, come per esempio gli antichi mulini a vento ma soprattutto il paesaggio suggestivo che circonda questo posto magico. E’ una meta eccellente anche per chi ama gli uccelli migratori. Basta una macchina fotografica alla mano ed è possibile immortalare i fenicotteri rosa, i cavalieri d’Italia, gli aironi cinerini e non solo.
Le saline, cosa sono e come sono suddivise
Le saline di Trapani e Paceco sono una naturale orientata di cui si parla al plurale perché effettivamente sono divise in due zone. C’è la zona A che è di circa 700 ettari e la zona B che invece è di circa 300 ettari. Le due coincidono tra di loro grazie alla presenza delle vasche di salina.
Per via del loro elevato valore ambientale sono tutelate. Il Ministero dell’Ambiente per esempio le ha dichiarate “di importanza internazionale” secondo la “Convenzione di Ramsar”. Fanno parte anche dei Siti di Interesse Comunitario, cioè le Zone Protezione Speciale che sono previste dalla Direttiva Uccelli.
Cosa fare e cosa vedere nelle antiche saline
Come prima cosa dovresti dedicare almeno due o tre giorni a questa gita fuori porta alle saline Culcasi di Trapani, da cui viene estratto e prodotto il sale marchiato Riserva del mare. Solo in questo modo potrai scoprire davvero le meraviglie delle antiche saline. Se vuoi assistere al momento della raccolta del sale marino allora devi organizzare la vacanza in estate, perché è il periodo in cui i salinai lavorano senza fermarsi.
Iniziano con la rottura della crosta spessa che si forma nelle vasche salanti. Dopo iniziano a creare cumuli bianchi sotto la luce del sole che li rende ancor più belli. Puoi vedere alcune saline private e produttive, ma anche un Museo del Sale e diversi mulini a vento.
Mulini a vento delle saline
Uno tra i mulini a vento più belli da vedere è quello di Maria Stella nella Via del Sale. E’ da qui che parte il tuo itinerario da Trapani a Marsala e attraversa le saline della Sicilia occidentale. Questo mulino è immerso nelle vasche dell’omonima salina e all’interno puoi vedere gli antichi attrezzi che sono stati utilizzati dai salinai, ma anche vari pennelli che permettono di raccogliere il sale.
A seguire c’è il centro della salina Culcasi, con un bellissimo mulino a vento che nasce su un’antica costruzione, realizzato con delle pale in legno davvero ben fatte, impreziosite da una tela bianca di tipo olandese.
Uccelli migratori e altre forme di vita
Le saline sono il posto perfetto per la sosta degli uccelli migratori. Puoi assistere alla loro migrazione sia in autunno che in primavera. E’ una zona interessante per gli appassionati di ornitologia e ad oggi sono circa 208 le specie che sono state censite. Alcune sono svernanti, come per esempio le spatole, gli aironi bianchi maggiori, le garzette, i falchi di palude, i limicoli, i fenicotteri e molti altri. Ci sono poi quelli nidificanti come per esempio le avocette, i cavalieri d’Italia, i fraticelli, i fratini e la calandrella.
Tra i più amati ci sono comunque:
- Il tarabuso
- La garzetta
- Il fenicottero
- Il gabbiano roseo
- Il fraticello
- Il martin pescatore
- L’airone bianco maggiore
- Il cavaliere d’Italia
- La spatola
- L’avocetta
Questa grande diversità biologica si può rintracciare anche a livello microscopico, con i batteri, così come nella presenza di numerosi pesci. Questo perché i bacini usati per estrarre il sale sono lavorati con delle tecniche antiche che contribuiscono, insieme alla geomorfologia della costa, a mantenere l’ambiente in ottime condizioni. Le varie vasche poi hanno anche diversi gradi di salinità.
Tra i pesci uno di quelli che piace di più è l’Aphanius Fasciatus, mentre per uquanto riguarda gli insetti endemici e rari troviamo il Cephalota Circumadata imperialis, il Teia dubia arcerii, il Pterolepis elymica, il Cephalota litorea goudoti e molti altri.
Come arrivare alla riserva delle Saline
La riserva delle Saline di Trapani si può raggiungere tranquillamente in bici. Si tratta di un percorso di 10 chilometri piuttosto semplice. Non devi preoccuparti del fatto che non hai una bici con te in vacanza, perché ci sono comunque diverse agenzie che ti permettono di noleggiarla.